APRILE 2002 N° 7 notizie

ASSEMBLEA ANNUALE  2002

    Il 2 marzo scorso nella sala della Biblioteca Civica si è svolta l’assemblea annuale del nostro Gruppo; nella relazione, in qualità di Presidente, ho riferito sulle principali attività svolte durante l'anno appena trascorso, la maggior parte delle quali sono già state riportate nel Notiziario n° 2 del 2001.

    E' stato detto dei lavori di scavo per il recupero della presunta tomba altomedievale a Contura in Comune di Voltago Agordino, scavo che non ha portato alcun risultato di rilievo e del quale stiamo ancora attendendo la relazione scientifica dell'archeologo dr. Pacitti. Nella stessa località sono stati effettuati dall’esperto Ezio Dai Pra ulteriori rilievi con il metodo geo-elettrico, ma anche questa ricerca non ha fornito risultati lusinghieri.

    Le conferenze proposte hanno avuto buona partecipazione: il prof. Raffaello Vergani ha sviluppato l’interessante argomento ‘Indagine socio-economica’ riguardante gli effetti sull’ambiente, sull’economia agricola e sulla salute dovuti alla attività delle fucine di Valle Imperina nel 1800; la serata si è conclusa con una relazione storico-tecnica relativa alle strutture dei forni fusori del sito e al loro funzionamento, tenuta dal segretario dell’ARCA Dino p.m. Preloran; in autunno il signor Carlo Mondini ha presentato: "Aggiornamenti sul Neolitico-Eneolitico nel Bellunese", riferendo in particolare dello scavo e dei reperti del Bus del Buson in Valle dell’Ardo; monsignor Antonio Moret in collaborazione con l'Università Anziani/Adulti ci ha parlato sul tema "I primi abitatori della Venezia Orientale".

    Riguardo al sito di Valle Imperina si può dire che stanno procedendo i lavori del primo stralcio per il recupero dell'edificio Ex Cral (riprenderanno tra poco dopo la sospensione invernale), dove alcuni spazi saranno dati in gestione all'Arca per la propria Sede Sociale e per un piccolo museo dove ospitare gli eventuali reperti che verranno lasciati in custodia a noi . A tale proposito riferisco che sono in corso, da parte della Comunità Montana Agordina, gli atti per l'acquisizione di ulteriori fondi (800 milioni di lire) per il completamento della ristrutturazione del Cral che si prevede renderà operativo e funzionale l'edificio nell'autunno 2003.

    E' stato approvato il Bilancio Consuntivo dell'anno 2001 che ha presentato un Avanzo di circa 450 Euro, le Entrate per 1.500 Euro sono dovute principalmente ai contributi del Comune di Agordo e della Comunità Montana Agordina, le Uscite per 1.050 Euro sono state effettuate per la maggior parte per acquisto di materiale e di strumentazione per gli esperimenti di fusione del minerale di rame.

    Al fine di garantirci la eventuale primogenitura sulla volontà di gestire il piccolo Museo di Valle Imperina i reperti custoditi in deposito presso l'ITIM, abbiamo inoltrato domanda alla Soprintendenza Archeologica Veneta, il 27.10.01, fornendo a miglior garanzia tutta la documentazione relativa (progetto, delibera e dichiarazione) prodotta dalla Comunità Montana Agordina. La risposta del 12.12.01 è stata negativa perché, sostiene la Soprintendenza, tali materiali erano già stati assegnati in via temporanea, con nota del 04.04.2000, al nuovo Museo Mineralogico-Paleontologico/Sezione Archeologia del Comune di Agordo, e da questo accettati. La risposta pur negativa, conferma però che i reperti rimarranno ad Agordo e ciò garantisce da eventuali richieste di terzi: secondo noi, una eventuale convergenza verso un unico museo provinciale, a Belluno, oppure una suddivisione in tanti piccoli musei di paese impoverirebbe una visione unitaria della storia antica del Basso Agordino. In riferimento al Museo posso dire che il progettista dr. Comin, sta procedendo all'installazione di bacheche e banconi per l'allestimento del piano terra e tra non molto si potrà verificare il lavoro (ARCA fa parte della Commissione Comunale per il Museo che si presume sarà ben presto convocata).

    Parlando delle collaborazioni di alcuni soci nei campi di scavo estivi al Bus del Buson (Valle dell’Ardo) e a Voltago devo dire che queste esperienze hanno portato notevoli frutti permettendo la scoperta, da parte del socio Gabriele Fogliata e di Mariarosa Salmazo, di un importante sito presso la Val del Muss in prossimità della Val Pegolera, nel territorio del Parco Dolomiti Bellunesi: da un riparo sotto roccia sono emersi alcuni reperti in cotto (cocci di ceramica) che fanno pensare a periodi di frequentazione antichissima e molto ampia nel tempo; anche la dottoressa Bianchin della Soprintendenza Archeologica, che ha visitato il sito, si è espressa in questo senso seppur con la dovuta cautela. Alcune diapositive hanno reso in modo efficace la particolarità del sito che si spera venga autorizzato al più presto allo scavo. Le diapositive e il sapiente commento del nostro vicepresidente hanno fatto comprendere a tutti l'importanza del ritrovamento; l'assemblea si è conclusa dopo la proiezione di altre interessanti diapositive.

Gabriele Bernardi Presidente dell’ ARCA

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