APRILE 2001 N° 5  notizie

ATTIVITÀ DEL GRUPPO ARCHEOLOGICO AGORDINO

    Con la scadenza annuale il Gruppo ARCA si è riunito in Assemblea sabato 17 febbraio scorso per svolgere un nutrito ordine del giorno. Il Presidente ha iniziato elencando con soddisfazione tutte le attività effettuate nell'anno 2000 ed ha riepilogato a grandi linee le azioni più importanti della gestione.

    Sono state ricordate le conferenze: la prima delle quali svolta a La Valle dove il sig. De Col Tiziano ha esposto con estrema chiarezza e ricchezza di particolari lo stato delle conoscenze archeologiche del suo Comune, il sig. Eugenio Padovan ha parlato degli scavi di Auronzo e infine l'archeologo dr. Davide Pacitti, esponendo le sue ultime esperienze, ha fatto una interessante lezione di metodologia dello scavo archeologico; un'altra conferenza svolta nella sede dell'APPIA, gentilmente concessa, lo studioso bellunese Marco Perale ci ha proposto una "Ipotesi di viabilità agordina tra Tardo Antico e Alto Medioevo" di grande suggestione; il 26 agosto la dott.ssa Elodia Bianchin della Soprintendenza Archeologica del Veneto, presso la Sala Luciani gentilmente concessa, ha sviluppato il tema relativo a recenti ritrovamenti archeologici nel bellunese dall'età neolitica fino all'età dei metalli.

    All'assemblea è stato ricordato in particolare il risultato lusinghiero della Mostra delle lampade da miniera "Alla luce dei ricordi", svoltasi durante il mese d'agosto, dove il nostro Gruppo ha lavorato per l'allestimento, curando soprattutto l'aspetto storico e ha collaborato con il GAMP per la buona riuscita dell'evento. Ancora un grazie al signor Giuseppe Croce per la generosa disponibilità a esporre la sua raccolta di lampade.

La manifestazione ha dato grande soddisfazione prima di tutto per il notevole afflusso di visitatori e, secondo, perché ha permesso di rimpinguare le scarne risorse economiche della nostra Associazione, grazie alla felice idea della vendita della litografia di Giuliano De Rocco.

    E' stato pure rammentato il recupero dei due fasci di aste di ferro dalle acque del Piave, vicino a Quero, del peso di oltre 3 quintali ciascuno, che sono stati individuati da due appassionati ricercatori di Valdobbiadene. Per varie e fortuite coincidenze è stato interessato del rinvenimento l'ingegner Sabbedotti che si è prodigato a organizzare e coordinare il recupero assieme al vice-presidente prof. Fogliata e altri nostri soci. L'azione di recupero è stata effettuata il 30 settembre scorso dai somozzatori dei Vigili del fuoco di Mestre e dei Vigili del fuoco di Belluno che con una grossa autogrù hanno issato il materiale sul sovrastante ponte. Tutte le operazioni sono state eseguite sotto l'attento controllo del funzionario competente dr. Fozzati e sotto, nel giusto senso della parola, un vero e proprio diluvio.

    Il ferro ci è stato lasciato provvisoriamente in custodia con la convinzione che ci competa pensando che esso provenga da antiche miniere agordine. Grazie ancora all'ingegner Sabbedotti, che è anche nostro socio, per l'impegno profuso e invitiamo il lettore ad approfondire l'argomento sul notiziario ARCA n° 4/2000 che contiene altre importanti notizie (il notiziario è reperibile presso Dino Preloran - Agner Colori).

    La relazione del Presidente è proseguita informando sulla situazione del contributo richiesto alla Fondazione Cariverona per il futuro scavo di una presunta tomba altomedievale a Voltago; ora la pratica si avvia a conclusione: abbiamo finalmente tutte le autorizzazioni necessarie e sono già state invitate le ditte specializzate in scavi archeologici a fornire le offerte per l'esecuzione dei lavori.

    Ma il motivo di maggior soddisfazione il presidente lo ha espresso parlando del futuro della Sede dell'Associazione. La Comunità Montana Agordina ha programmato il recupero dell'edificio "ex-Cral" della miniera di Vall'Imperina assegnando all'ARCA, evidentemente ancora in modo informale, due piani da adibirsi, uno a sede e l'altro a contenitore per l'esposizione di oggetti e reperti per un possibile Museo Archeologico. L'edificio verrà recuperato con fondi messi a disposizione dalla Regione Veneto, dall'Ente Parco delle Dolomiti Bellunesi e per l'importo di 280 ML circa dalla Comunità Montana Agordina. Anche in questo caso doverosi sono i ringraziamenti da fare verso coloro che si sono prodigati per questa, per noi, felice soluzione, un grazie particolare per l'impegno dimostrato và al signor Gabriele Caldart assessore comunitario competente per il sito di Val Imperina e componente la Giunta dell'Ente Parco. Una foto, gentilmente concessa dal Dottor Roberto Favero, ritrae l'edificio da ristrutturare com'era al tempo della gestione Buzzati e così dovrà risultare al termine dei lavori.

 

EX - CRAL CIRCOLO RICREATIVO DEI MINATORI

 

    Il vice-presidente prof. Fogliata ha continuato l'esposizione

con vari approfondimenti sull'attività operativa svolta dai

soci agli scavi del Mandriz e della Val d'Ardo.

   Il segretario e tesoriere Dino Preloran ha fatto l'analisi del  

Bilancio Consuntivo 2000 che l'assemblea ha approvato. La

riunione si è conclusa con la discussione sul programma

2001 e relative conferenze che verranno opportunamente

pubblicizzate.

    Ricordiamo inoltre che la dottoressa Luisa Alpago Novello è ritornata ad Agordo, il 1° marzo scorso, su invito della Direzione Didattica e della Scuola Media di Agordo per interessamento della Maestra Elda Bien, per svolgere una importante conferenza sulla romanizzazione del bellunese.   L'incontro ha avuto esito positivo e ci auguriamo che a questo ne possano seguire altri permettendo così di trasmettere ai nostri ragazzi l'amore e il ricordo per le cose del passato, perchè, ha detto la dottoressa Alpago Novello, "chi non ha memoria non ha futuro".

Il gruppo ARCA

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