Restauro di un locomotore originale

della ex ferrovia Bribano-Agordo

    Nell'ambito delle iniziative volte al recupero dell'antico Centro Minerario di Valle Imperina e delle infrastrutture ad esso funzionali, che la Comunità Montana Agordina sta promuovendo con il restauro di numerosi edifici di interesse storico-culturale e di archeologia industriale, si è appalesata la fortunatissima ed irripetibile opportunità di recuperare uno dei quattro locomotori originali (ora in attesa di demolizione) che dal 1925 sino al 1955, anno della soppressione della linea, furono in servizio sulla ferrovia a trazione elettrica a scartamento ordinario "Bribano-Agordo".

    Come è noto tale linea venne realizzata principalmente per il trasporto della calcopirite estratta dalle Miniere di Valle Imperina verso lo scalo ferroviario di Bribano e da qui agli stabilimenti di trasformazione, ma fu utilizzata anche per il servizio passeggeri, tant'è che ancora oggi tale ferrovia, forse troppo frettolosamente soppressa nel 1955, suscita più di qualche rimpianto.

La Comunità Montana Agordina sensibile alle problematiche del recupero a fini turistico-storico-cultural-ambientali delle proprie risorse passate, con particolare riferimento ai monumenti di archeologia industriale (le plurisecolari miniere di ferro e rame di Valle Imperina) e ai sistemi di trasporto (la ferrovia) realizzati a supporto di tali attività produttive, che fecero di Agordo (BL) il principale polo minerario del Veneto ed uno dei più importanti d'Italia, ha deciso di  procedere al recupero del locomotore giacente ora presso le officine meccaniche FERVET di Castelfranco Veneto e dopo adeguato restauro ricollocarlo lungo la vecchia linea ferroviaria in corrispondenza della stazioncina (fabbricato recentemente restaurato) ove il treno sostava per caricare il minerale trasportato dalla miniera alla ferrovia, tramite una teleferica lunga circa 2 Km.

Tale sito è in corrispondenza del piazzale di imbarco del ponte pedonale da poco ricostruito, che dalla Strada Statale 203 Agordina e dall'ex ferrovia Bribano-Agordo conduce, sulla sponda destra del torrente Cordevole, all'ingresso del complesso Minerario di Valle Imperina e alla cosiddetta "Porta Nord" del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi.

    La ricollocazione di tale locomotore sul punto ove veniva caricato i minerale, oltre che costituire un formidabile "colpo d'occhio" per chi transita lungo l'importante S.S.203 e per le persone che si accingono a visitare il Parco Nazionale e il sito Minerario collocato al suo interno, completerà assieme al recupero dei Forni Fusori, della Centrale Idroelettrica, dei percorsi pedonali di accesso alla miniera e di altre infrastrutture quali la nuova passerella pedonale sul torrente Cordevole, ecc, il quadro di supporto un tempo indispensabile per l'esercizio dell'attività mineraria, delle operazioni di scavo in sotterraneo sino al trasporto via ferrovia del minerale agli stabilimenti di trasformazione situati nella pianura veneta.

    Il costo per concretizzare tale importante iniziativa è pari a circa un centinaio di milioni e comprende:

    Questa iniziativa oltre che impreziosire con un singolare "gioiello" il panorama degli interventi di recupero dell'antico Centro Minerario, si spera troverà l'unanime consenso della popolazione Agordina che per decenni utilizzò tale mezzo di trasporto per dirigersi verso Belluno e i luoghi della forzata emigrazione.

Luciano Sabbedotti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

STAZIONE FERROVIARIA DI AGORDO

 

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