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       NOVEMBRE 2004 N° 12 

         

       SECONDA   CAMPAGNA   AL   RIPARO COLAZ

 

Anche quest’anno, il generoso contributo del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, ha permesso al Gruppo ARCA di realizzare un’altra campagna di scavo archeologico al Riparo Colaz, questa volta, della durata di due settimane, dal 19 al 30 luglio.

Per portare a termine la seconda ‘impresa’ sono stati necessari 10 giorni di intenso lavoro sul sito (vedi foto).

La direzione scientifica è stata mantenuta dalla dott.ssa Elodia Bianchin Citton della Soprintendenza ai Beni Archeologici e la direzione tecnica è stata confermata all’archeologo dott. Italo Bettinardi.

L’attività è consistita nell’asportare uno spessore di 10 cm di terreno nella zona più vicina alla parete, nel portare in luce il resto del muretto a secco individuato parzialmente lo scorso anno, nell’allargare l’area di lavoro verso est portando a 40 mq il totale della superficie scavata, nell’asportare dal declivio del conoide, che costituisce la struttura naturale protetta dal sottoroccia, 10 -15 cm di terreno fino allo strato sterile.

Pure stavolta, nella zona più accostata alla roccia sono stati evidenziati, e poi prelevati, una grande quantità di frammenti ceramici, anche di dimensioni decimetriche: sono stati trovati nuovi decori e nuovi bordi che vanno ad arricchire la ‘collezione’ già molto consistente dello scorso anno. Non sono emersi invece altri oggetti in selce oltre alla punta di freccia già trovata. I reperti più significativi tra quelli prelevati nell’estate 2003 sono in fase di studio e di documentazione grafica a cura della Soprintendenza .

Tornando all’attività estiva, è stata individuata nel sottoroccia, verso ovest, una zona particolarmente abbondante di carboni, anche di non piccole dimensioni.

Per poter effettuare lo scavo è stato indispensabile il contributo di circa 7-8 persone , soci e non, che giornalmente si sono sobbarcate un’ora di cammino per salire al sito per poi praticare per circa 8 ore un’intensa attività di scavo, setacciatura, rilevazione topografica e documentazione.

Nel settembre scorso si è avverata una speranza: in seguito ad una nostra richiesta inoltrata all’inizio dell’anno, il Consorzio BIM-Piave ci ha comunicato l’assegnazione di un contributo grazie al quale sarà possibile far effettuare analisi per la datazione dei carboni e dei residui organici presenti sulle pareti interne di alcuni vasi e forse anche lo studio grafico dei decori e delle forme di vaso.

Dal momento che non è stato possibile esaurire lo scavo nemmeno con la campagna del 2004, per il prossimo anno è in programma il completamento del lavoro in modo da giungere fino allo strato sterile anche nella zona alta più prossima alla roccia, dove la presenza antropica mostra ancora spessori consistenti e ricchezza di materiali.  Una volta terminato lo scavo, verranno resi noti  i dati raccolti e si potrà verificare quale, tra le varie ipotesi proposte nell’articolo riportato nel Notiziario ARCA n°10, si sarà rivelata la più verosimile: quest’anno, in merito, non sono emersi elementi chiarificatori.

Questa nostra seconda iniziativa ha potuto procedere, come già accennato, grazie al consistente contributo in termini economici da parte degli sponsor ( Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi e Consorzio Bim-Piave ) e alle positive collaborazioni con la Soprintendenza Archeologica, con l’ex ASFD, con la Stazione Forestale di Candaten e con il Comune di Sedico; si è inoltre riconoscenti verso tutte quelle persone che per il lavoro svolto e per la loro presenza hanno permesso la realizzazione di questo intervento creando un’atmosfera fattiva, collaborativa e gradevolmente amichevole; il Gruppo ARCA esprime un sentito ringraziamento anche ai giornalisti che dalle varie testate provinciali hanno preziosamente informato i bellunesi della nostra attività e creato un tangibile interesse verso le nostre iniziative.

Il Gruppo ARCA

      

 

Riparo Colaz: frammento di vaso dell’età del Bronzo

recante motivi diteggiati sia sull’orlo superiore che sul cordone sottostante.

 

 

 

Riparo Colaz: decoro impresso con una cordicella su frammenti di vaso dell’età del Bronzo.

                     

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